13 aprile 2009

01:00

Sai, un giorno ero dall'altra parte del mondo e una signora mi ha chiesto se conoscevo Bibione. Io le ho risposto: "Si, un mio amico ci va tutti gli anni", poi mi è venuto da piangere, ma non l'ho fatto perchè se no la gente fa domande e vuole sapere, ma quando provi a spiegare non sa capire e, forse, ti compatisce un pochino. Invece sono io che provo pena per chi non comprende che un triangolo senza un vertice non funziona.

Mi hanno detto di lasciarti andare, mi hanno detto: "Ma tu non pensi che sia il caso di accettare che il Carlo è morto?", mi hanno detto che colmare un vuoto con un'illusione è peggio del vuoto stesso, mi hanno detto un sacco di cose e io ridevo, cazzo come ridevo!

Ridevo e rido di loro e della loro visione limitata, ridevo e rido di chi pensa di conoscere la verità e di potermi inquadrare, ridevo e rido di chi crede di sapere, ma invece non ha capito un cazzo.


Una volta un gigante mi ha detto che la vita è bella, ma io sono piccolino e, anche se mi fido, in fondo non ci credo.


Un pomeriggio passeggiavo solo, una signora che non ho mai visto si è avvicinata, mi ha preso per un braccio e, alzandosi sulle punte dei piedi, mi ha baciato, poi se ne è andata senza parlare.

Un altro giorno giocavo con la mia cuginetta e le ho fatto una scherzo. Lei si è spaventata, poi ha riso e mi ha abbracciato.
Quando sei andato via, mio padre ha piantato un albero che fa dei fiori bianchi e profumatissimi. Ogni tanto lo accarezzo e la corteccia non mi sembra fredda e ruvida.

Ci sono giorni in cui sento ancora il calore delle labbra della signora che non ho più rivisto.
Ci sono giorni in cui mi sento minuscolo tra la braccia di una bambina.
Ci sono giorni in cui gesti inutili fatti per amore mi sembrano più grandi dell'amore stesso.

Non ho riempito il vuoto che hai lasciato dentro di me con illusioni, non lo voglio fare e non lo farò.


Lo lascio così, apparentemente vuoto per chi guarda da fuori, ma traboccante per me.


E questo "vuoto" un giorno è una bambina da tenere per mano e guidare, anche se mi sento piccolo di fianco a lei; un altro giorno è il bacio di una mamma che ti avvolge e protegge; un altro giorno ancora è il gesto dell'uomo maturo che ti dà qualcosa da toccare quando le parole non servono più a niente.

Forse la vita è bella, o forse no, ma non importa fino a che non sarò solo.

Le barchette della foto sono tre: se una va a fondo ma la corda non si spezza, restano sempre tre, cazzo!