30 marzo 2006

21:24
Numero alto?
Numero basso?

Punti di vista.
Non saprei neppure io sinceramente perché a vederlo così di colpo, nella grandezza infinita dell'insieme globale totale, è un cazzo di sputo minuscolo, ma se lo guardo bene quel fottuto numero è enorme.

Che fo? Ricevere concorsi via mail, estrazioni in cui sinceramente manco ci spero (siii la sfiga cosmica bla bla) fa comunque piacere. Molto. Ma non basta.

168 e pesano dal primo all'ultimo. Si ok ce l'ho fatta, ce l'abbiamo fatta, allegria e felicità... però pesa tantissimo. Anzi di più.
Serve? Se serve ok, se no via, io cedo, cederò sicuramente.
L'altra volta questo momento è stato interrotto inaspettatamente piacevolmente allegramente, ma ora?

168 x 2 non credo di superarlo, iNpazzisco prima bim bum bam di qua e di la.

Paura tremenda di ripetere ancora l'errore, ok 1 ma 2 è da idioti... anzi anche la prima è da idioti ma santo cielo non si è perfetti.

Non so che fare...
 

15:32
una O
una piscina senza acqua
il terrazzo di casa mia in pieno Agosto
le spiaggie di Bibione in pieno Dicembre
le strade di Varese di domenica pomeriggio
le strade di Varese di notte
il cinema Vittoria
la cucina di casa mia dopo che passa mio fratello
la testa di un mac user
un raduno di appassionati lettori delle etichette dei succhi di ananas
una pagina di word appena apperta
la mia cartella quando "andavo" a scuola
una casa abbandonata
il mio banco quando dovevano interrogarmi
un palloncino da festa

... me.

Un viaggio in Brasile? Perché no?
 

29 marzo 2006

21:35

Qua dentro si soffoca...
 

10:11
Oggi non so cosa scrivere e ne ho bisogno. Leparolechenontihodetto aiutano in parte ma sono troppo "chiuse".

We, come va? Qua mi sembra di essere in quel sogno classico dove si corre, si corre, si corre, si corre, ci si ferma, ci si guarda indietro e si nota che la strada percorsa è pochissima. Le giornate volano ma il tempo non passa: una situazione anomala mai provata.

I pensieri restano ma cambiano le paranoie. In peggio? In meglio? No, semplicemente cambiano. Che è peggio? Che è meglio? None, identico...
Se prima sbattevo la testa contro un muro di un determinato colore, ora lo faccio contro un muro di una tonalità diversa, ma sempre di muro stiamo parlando. Sempre di sbattere la testa stiamo parlando.

Quella paura c'è. Cerco di scacciarla aggrappandomi al resto, ai pensieri passati, ai sogni futuri ma è più forte non c'è niente da fare.
Il non sapere è devastante, i dubbi si insinuano con cattiveria come il dagger di rogue da nerfare assolutamente.
 

28 marzo 2006

18:02
Uno dei tanti giochi che si facevano da piccoli... anzi che i grandi ci obbligavano a fare mentre viaggiavamo nella nostra beata innocenza. Un odioso gioco del cazzo, lui e quell'altra merda di "strega comanda color"; per ovvie ragioni quest'ultimo lo odiavo particolarmente in quanto era abbastanza frustrante puntare il dito contro l'oggettino blu che avevi a fianco e sentirti dire "ma quello è viola :D".
Cazzo ti ridi? E' traumatico per dio, vaffanculo a chi ha inventato il viola.

E il gioco del silenzio? Una stupida soluzione per fare stare zitti mandrie di bambini rompipalle. Pare facile stare li zitti come dei cretini e sorridere ma appena dicono "VIA!" ti viene voglia di urlare, urlare, URLARE e ancora URLARE come un pazzo scatenato.

E' difficile stare in silenzio quando si vuole parlare. E' un gran casino... e ci sono momenti in cui vorrei poter gridare, ma mi andrebbe anche solo parlare.

Ciccicoccò.
 

12:19
Non c'è giallo che non mi faccia saltare e successivamente cadere.
Non c'è Campanellino (esatto, Trilli di Peter Pan) che non mi faccia invano sperare.
Non c'è segno, momento, situazione che non si intrecci nella mente creando strani collegamenti.

Oggi sembra novembre, una giornata grigia e schifosa. Starei a fissare un muro tutto il giorno con l'iPod nelle orecchie... anzi sinceramente starei tutti i giorni davanti a quel muro.

Martedì. Non capisco. Le giornate passano nel senso che non guardo l'ora ogni minuto e sembra che il tempo sia rallentato ma scorre normalmente, sono i giorni invece ad essere lenti lenti lenti. Mi guardo indietro, cerco un giorno della settimana passata come punto di riferimento e mi sembra siano passati secoli da quel momento invece no, solo qualche misero e inutile giorno del cazzo.

E' reciproca?
 

27 marzo 2006

13:45
Disclaimer:
da oggi probabilmente i post saranno ancora più noiosi del passato. C'est la viè.


Stanotte mi sono addormentato dopo le 4.
Non perché Kotor2 non finiva più (oddio anche, e che bel finale di merda), non per colpa di Oblivion che ho solo installato e chiuso per la disperazione della scelta del personaggio, ma proprio perché di dormire non se ne parlava.

Sospeso nel vuoto

Fluttuo sospeso nel vuoto per la maggior parte del tempo, anche se purtroppo a volte cado e volo giù. Il cuore mi balza in gola e via... Recupero poco dopo tornando nello stato di prima; mi spaventa tremendamente la possibilità che i ruoli si invertano ovvero caduta costante e di tanto in tanto il normale fluttuare. Vedremo.

Non so. Non capisco. Non trovo la soluzione.
Come dire una parola senza poterla pronunciare? Senza poterla scrivere?
Come conoscere senza informarsi?
Avrà ragione Lucas a dire che il Lato Oscuro è più facile ma non porta a nulla?
La via più semplice o la via più giusta?

Le nostre paure si avverano, almeno io ci sono dentro fino al collo. Fingere era troppo una calda coperta e domani sarebbe tornato tutto alla normalità... la via più semplice, una sicurezza che mi faceva stare bene e ora che ho l'ignoto davanti tremo.

Schifo di post e la donna gatto di Oblivion è brutta come la morte. Potevano evitare di mettere quel muso orrendo... mo che userò? Un elfo del cazzo?
 

25 marzo 2006

17:57
Il primo sabato bello dell'anno è la prima giornata bella dell'anno, se cade in mezzo alla settimana non è ovviamente la stessa cosa.

Gabbie aperte in centro, la peggio gente salta fuori sfoderando gli abiti (o i non-abiti per le signorine) e il loro look sgargiante. Bello rivedere alcuni amici che si possono incontrare solo in giornate come queste, 2 chiacchere e via. Piacevole.

Scimmiette domate che terranno occupata la mente per un po' riescono nella loro materialità a calmarmi un attimo e poi non vedo l'ora di appizzarmi una bella Blend 29, forse è arrivato il momento di accannare le Light. Dopo, ora non mi va.

Tutto ok apparentemente, la primavere, le belle giornate stanno tornando ma senza mezzi termini dico che vorrei essere nonostante tutto da tutt'altra parte.
Non cambierà nulla, sicuro.
 

24 marzo 2006

10:09
Ora che tanto finto non sembra la cosa è più problematica.
Se riuscissi a mantenere lo stato di ieri senza... anzi... se riuscissi a sbattere la testa contro un cuscino invece che contro il muro sarebbe meglio. Sempre di sbattere la testa si tratta ma volete mettere la differenza?

Che strapacco. E mo? Boh. Spero si ripeta come ieri.

Ho solo gran dubbi. Paura di ricommettere lo stesso errore.

Ciccicoccò.
 

23 marzo 2006

17:27
0 # 3 = 1 = 21 // 4

Occorre risolverlo.
 

10:32
Un conto è saltare qualche metro, un altro conto è saltare nel vuoto. Banale eh?

Non so.
Non capisco.

Finzione. Il sapere è troppo comodo, non funziona. Se il termine fosse ignoto allora sarebbe veramente difficilel

Invece essere sparato nel vuoto più totale è un po' un casino perché potrei atterrare dopo qualche metro o magari dopo millemila km. Questo sarebbe reale ma bruttissimo.

Però continuo a non capire. Che sia ovvio?
Allora faccio finta che sia ovvio questo nuovo stato inaspettato, che sia normale, giusto e, perché no, fantastico. Risolto allora?

No, perché non è quello che voglio.
 

22 marzo 2006

14:31
Una frase arrivata indirettamente che mi ha lasciato un po' così... Accenno un sorriso che comunque non smentisce nulla: sarebbe come negare che l'acqua non è bagnata o che il sole non è caldo.

Vabbuò è così, ognuno ha le sue lune, questa dura un po' più del solito. Asd.

Scimmie. Sarà che ho rivisto Ep. III, sarà perché sto giocando a Kotor2, sarà perché la Forza scorre sempre possente, sarà quel che sarà ma mi è tornata la scimmia di buyare una bella lightsaber da MR ed ero intenzionato a prendere quella di Windu, la versione non mega iper costosa ed. limitata asdlul, con le unghie incastrate di Jackson... ma quella più "isi" da 119 dollarozzi con i rumorini sfighi tipo spada di He-Man. Need scimmia.

Perché ON? Perchè perché perché perché on? Off Off per dio, vai giù, giù!
Magari non dovrei neppure scrivere... ma lo farei normalmente suppongo. Ritengo ancora la rincorsa una buona soluzione, dannosa ma buona.

Sto confuso, pensieri annebbiati. Sapevo a che andavo incontro ieri, ma quando effettivamente ho trattenuto il respiro e in fretta mi sono immerso è stato panico.
Non son molto buono a nuotare, sto in affanno ma ancora a galla.

Solita frase che dico, il fatto che non la dica non significa che non ci sia sempre.
 

02:38
Ho trovato il tranello. Il trucchetto.
Non ci avevo pensato al blog giuro, avevo voglia di scrivere qualcosa e quando l'ho aperto non ho fatto a meno di pensarci e usarlo per questo.

Non potrò sicuramente sapere l'esito chiaramente, è come giocare a ping pong da solo e senza metà tavolo rialzato: lanci la palla, non torna e non sei neppure molto sicuro di dove finirà.

E' la mia piccola quaresima questo piccolo e atroce periodo e visto che siamo guarda caso proprio in quaresima proviamo (vabbè 40 giorni sono eccessivi, quelli scelti dovrebbero andare bene). Un fioretto quindi? Chiamiamolo fioretto: rinunciare a qualcosa che piace tanto.

E' incredibile. L'idea della rincorsa contro il muro non era male ad essere sinceri. Esagerata però.
Star Wars Kotor2 non so per quanto mi durerà (potrei alzare il livello di difficoltà ma poi rosico), Oblivion non so se uscirà in tempo ma a dirla tutta sto in una fase dove il "medioevo" mi ha rotto un po', di film ne ho ma troppi non mi va di vederli e altri li ho appena visti, ho ancora un libro e mezzo, 4 giorni lavorativi in totale e un weekend davanti. Non è un cazzo facile.

Difficile perché ho acceso i motori e la testa sta già andando dove vuole lei. La cosa brutta è che la parte più difficile non è solo aspettare la "scadenza" ma le conseguenze: porre certe domande e temere certe risposte.
Le mie risposte credo già di conoscerle da ora, le mie però...

Solita frase che dico, il fatto che non la dica non significa che non ci sia sempre.

Questo è un post come un altro. O meglio: questo è un post strano come un altro post strano ma forse più strano degli altri. Una lettura rivolta ad un altro lato di me, quello migliore.
 

20 marzo 2006

17:15
Che bel titolo vero?

Sintomi più che altro, tremendi e orribili sintomi di nausea costante, a volte forti a volte invece più deboli. Ma ci sono, oggi in particolare.

Sta testaccia di cazzo nuclerare che mi ritrovo continua ad andare a sbattere dove non deve e bum e bum e ancora e via e vai...

E non c'è molto da dire, è un problema mio, non di altri, non tuo, non suo... solo ed esclusivamente mio e l'ho capito solo adesso? Ma com'è possibile? E' sempre stato palese in quanto andavo sempre per la mia strada e vedevo chiaramente che quella via deserta la percorrevo solo io.

Forse perché ero convinto marcio che quel percorso portasse a qualcosa ed è in parte vero, ma non potevo (non posso) sapere cosa.

Incroci. Strade differenti che possono al massimo incrociarsi, ho sempre avuto una visione egoistica dell'insieme non considerando che la mia strada è una cazzo di linea in mezzo ad un fottio di linee di cui me ne sono sempre sbattuto.

Non ci sono traguardi, solo incroci. Sta a me girare a quello giusto.
 

17 marzo 2006

20:50
 

00:38
No, non è la media dei voti che avevo a scuola... magari cazzo, mi sarei evitato gli ultimi giorni con la caghetta dello sturo ma comunque ne valeva la pena. Sempre.

Un quasi 6 e mezzo comunque.

E' il tempo che passa, che è passato e che spero, imploro, scongiuro, chiedo non passerà.

E' quasi il tempo che manca al calore, al traguardo, a belle futilità, a libertà, a gioie per alcuni e timori per altri. E per la prima volta la temo, la vorrei evitare. Vorrei chiuedere gli occhi e fare un salto. HOP. E riaprirli. E guardare indietro. E... chi lo sa. Sorridere? Rattristarmi?

Vigliacco.
McFly!


Era così freddo e ora è tutto in discesa, così veloce questo ticchettio che non è facile fermare semplicemente colpendo un orologio con un martello.

E' così tiepido e ho paura. Una frase che mi rimbomba per la testa da tanto tempo si fa sempre più sentire. Sempre di più. Bum. Bum. Bum. Fastidiosa quanto probabilmente vera.

Quel calore sempre atteso ora mi spaventa perché qualcosa deve succedere, ma che cosa?
 

00:32
La mamma è sempre la mamma.

shy
 

15 marzo 2006

22:48
Momenti in cui mi sembra di essere in piedi su una trave che poggia sopra ad una palla. Mi sento equilibrista quasi, devo stare su senza cadere ondeggiando un po' di qua e un po' di là. A volte è facile, a volte basta un nulla per cadere.

Momenti in cui mi sembra di avere una sfera con dentro parole parole parole, tante parole. E' instabile, forse sta per esplodere; spalanco la bocca, cerco di emettere suoni ma niente da fare non esce niente. Mi rendo conto che i suoni non bastano, mancano i gesti ma al contrario delle parole andrebbero persi nell'aria.

Ehhh che post di merda... eh si che mentre lo stavo pensando mi sembrava caruccio.

:(
 

13 marzo 2006

14:48
E ritorniamo nella solita stanza, pensavo di esserci uscito ma gira e rigira rieccomi. Rieccomi mura, rieccomi specchio, rieccomi pavimento. Senza offesa ma non mi siete mancanti per niente.

Oggi è una giornata di sole, una giornata della madonna, roba che qualche anno fa non mi avrebbero visto a scuola neppure con un telescopio.
Oggi la vita si sarebbe svolta nel seguente modo: sveglia alla solita ora (7.15 circa, non ricordo molto bene), "passeggiatina" verso ragio, entrata in classe, posa della cartella, posa della giacca, sparare cazzate con i compagni prima della campanella. Ma ecco che con una sbirciatina fuori dalla porta e mi vedrei passare il Berna che, con un gesto chiaro e cristallino, mi invita ad uscire dalla classe e andarmene a cazzeggiare in giro. Certi giorni ci svegliavamo già consapevoli che entrambi avremmo bigiato, roba che arrivavo in classe, mi sedevo al banco ma non toglievo la giacca e non aprivo la cartella in attesa del segnale. Mi ricordo una volta in cui avevamo un compito in classe di economia aziendale, il giorno prima addirittura ci eravamo trovati per studiare, ci continuavamo a ripetere "oh domani il compito lo facciamo!". Non ci credeva nessuno... infatti il giorno dopo mi vedo passare per il solito corridoio, il solito Berna e vidi il solito segnale. Aspettavo solo quello. Flash in confronto al mio scatto per uscire dalla classe sarebbe parso un vecchio di 90 anni senza gambe.

Saremmo poi finiti al Bonetti, cappuccino + brioche, ascoltare qualche canzone al juke box (yeah), vedere le solite persone come il nostro "amico" (con cui non abbiamo mai scambiato una parola) che aveva il potere di entrare nel bar e uscire più volte nella stessa mattinata, un re del bigio insomma o più semplicemente un universitario fancazzista (ma lo ammiravamo comunque) e tante altre cose per far passare il tempo: leggere la Gazzetta che il Berna puntualmente comprava, conoscere i nuovi bigiatori, parlare con i vecchi, ascoltare le cazzate che ci propinava Bubu (quante sigaretta che gli veniva scroccate poretto, brava persona, strana ma brava... almeno in apparenza) e far finta di studiare qualcosa per il giorno dopo.

Se la giornata di sole avesse spaccato verso metà mattinata saremmo usciti e con estrema cautela saremmo finiti ai giardinetti, magari con qualche regazzina conosciuta al bar se fossimo stati fortunati, altrimenti da soli come 2 babbi di minchia ma facendoci grasse risate: una (mille con il solito trucchetto delle 50 lire) partita al calcetto, prendere il sole sul prato, un cannone se si poteva scroccare e pian piano si avvicinavano le 13.20 e via a casina come se nulla fosse successo e consapevoli del fatto che il giorno, nonostante ci ripromettevamo di non farlo, saremmo ritornati lì (se il tempo l'avesse permesso).

Eh sì cazzo la scuola mi manca da morire, avevo già fatto un post nostalgico il settembre passato ma qua volevo approfondire di più. La primavera che si avvicina fa ricordare parecchie cose carine come l'interrogazione dell'ultimo quadrimestre di economia aziendale che grazie a bigiate/uscite anticipate/entrate posticipate ho rimandato fino all'ultimo giorno dove la prof mi chiese se volevo essere interrogato.. l'ultimo giorno, lol... non scherziamo. Lode a Berna ed altri 2 moschiettieri (Cange e Cruz se non erro) che si fecero interrogare l'ultimo giorno, della 5°.

Un ricordo va anche al Bar Bonetti che ci lasciò per far spazio ad un'agenzia di viaggio l'anno successivo al nostro ultimo di scuola, ha aspettato che noi finissimo... pensa te che tesoro di bar.

Un saluto al mio sosia... cazzo era uguale a me, identico preciso, uno specchio. Anche la sua ragazza concordava.

Un ricordo ai prof che sapevano meglio di noi che bigiviamo, la concidenza che i due compagni di banco mancassero sempre lo stesso giorno era un po' sospetta dopotutto... arrivammo anche al punto di alternarci le bigiate per un periodo... che tristezza, ma tanto ormai conoscevamo la gente del bar quindi ci passava anche se eravano "separati". Un saluto anche a loro.

Un saluto a mia mamma che ogni tanto passava di lì in bicicletta, ignara.
 

13:28
Stanotte ho fatto un sogno. Rubavo un cavallo, era un cavallo tosto e andava come un fulmine, tutto nero come la notte. Stupendo. Durante il nostro viaggio ci fermammo in un luogo, poche case, qualche negozio e un ranch da quanto mi ricordo. Si stava facendo notte, il tempo faceva schifo e mi fermai lì in quel ranch dove c'era un vecio a cui dare i cavalli e lui li "testava". Non so che significhi ma li prendeva, li faceva fare qualche giro e gli dava un voto.

Mi ricordo che cercavo di stare il più nascosto possibile, avevo paura di farmi scoprire perché avevo rubato questo cavallo e temevo me lo portassero via, mi serviva per viaggiare, ne avevo bisogno e soprattutto mi ci ero anche affezionato. Andai dal vecchio e gli diedi lo stallone così ci avrebbe fatto un giro e l'avrebbe valutato. Nel frattempo presi qualcosa da bere. Ricordo anche che avevo addosso un due tipi di paia di scarpe e non so perché, le avevo cambiate prima di andare nel ranch e mi ritrovai con una diversa dall'altra.

Finisco di bere e torna il vecchio con il cavallo, mi dice che è un ottimo cavallo e mi chiede anche se avessi voluto partecipare ad una sorta di torneo per decretare il cavallo migliore. Risposi che non ero interessato (partecipare con un cavallo rubato non sarebbe stata una grandiosa idea) e che dovevo partire in fretta. Mi restituì il cavallo e mi salutò.

Montai in sella... anzi no, non aveva una sella, aveva solo una briglia ma poco importa, ci salii e mi avviai verso l'uscita. Ed ecco che tutto d'un tratto mi ritrovo in una casa la cui unica via d'uscita sono una rampa di scale molto strette e due porte disposte in maniera molto strana, talmente strana che a malapena ci passerei io figuriamoci un cavallo. Panico. E ora? Come esco? Ero rimasto da solo, pure il vecchio era sparito e non ero più in un ranch ma una stanza, buia, arredata con qualche mobile antico e alle mie spalle questa scala che stonava totalmente con il nuovo ambiente che mi circondava.

Tutto d'un tratto una voce, una luce, una vecchia signora aprì una porta che non c'era e mi chiese cosa ci facessi lì. Risposi che dovevo uscire ma non ce l'avrei mai fatta da quella scala. Sorridendo mi disse di non preoccuparmi, che proprio di fronte a me c'era l'uscita. Io non la vedevo proprio, c'erano solo dei mobili... un armadio forse. Allora lei si avvicinò in quel punto, armeggiò con una corda e si aprì ciò che avevo di fronte a mò di saracinesca, una luce mi colpi gli occhi e...

... sì cazzo mi svegliai... avevo sete.

Riesco a dare qualche significato a questo sogno; riesco ad associare soggetti, momenti a qualcosa di ben definitivo e sul "come va a finire il sogno" penso che me la devo sbrigare da me quando ho gli occhi aperti.
 

11 marzo 2006

14:37
e mo?
 

09 marzo 2006

13:27
Ok, visto che non ho niente altro da dire torniamo ai soliti discorsi per la gioia e felicità di un cazzo di nessuno.

Facciamo un'intervista dai... intervisiamo mmm Neo. Lo conoscete tutti vero? Sì dai, quello con gli occhiali neri, impermeabile nero, stivali neri, capelli neri, gatto nero del daja vu... ecc. Quello che si vede in giro nei vari forum / giochi con nomi tipo: neo, Neo, NEO, NE0, N30, Neomatrix, neosuper, superneo, neomatrixneo, matrixneo, m4trixn30, XxXNEOXxX, neosupersajan58, neolovestrinity, neofuckstrinity, neorevolutions, neomegalord, lordneo, darkneo, whiteneo, badneo, porro.

Claro no?

Beh neo non c'è, ma le domande le voglio fare lo stesso.

Tipo:
- ma come fai ad essere così bravo a schivare? Tutti quei colpi riesci a schivarli con una naturalezza impressionante, gg.
- Chissà che rosicate chi te li tira eh? Porco cazzo chissà che nervoso.

Roba simile insomma, roba interessante.

Peccato che non ci sia.
 

13:07
 

08 marzo 2006

02:54
Un punto. Esclamativo magari.
!

Questo vorrei essere: un punto e non una virgola. Una virgola in una frase di cui non si conosce la fine. Forse però sarebbe meglio essere parole ma non virgole. Non so neppure dove metterle le virgole, figuriamoci quindi se voglio essere una di loro.

Non posso essere però parole... spazi forse? No. La frase? Troppo da "manie di grandezza"... è che non riesco a vedere il punto come quello che vorrei essere.

Allora cosa sono? Una virgola.
E cosa vorrei essere? Gli occhi che leggono la frase? Il dito che l'accompagna per non perdere il filo? Ecco sì... forse ci siamo. Sì effettivamente non è così semplice da capire ma forse è proprio questo.

D'altronde non è semplice... perché no quindi?
 

07 marzo 2006

10:00
E al terzo giorno fu panico.
Come sempre.
E al terzo giorno è panico.

Un giorno è ok.
Due giorni è mmm oki
Tre giorni è ARGHHHHH

Prorompente, incontenbile, devastante, allucinante, enorme, immenso. Si fa sentire. Tantissimooooooooooooooooo. Sì. Tanto.

E' giusto? E' normale?

Credo di sì.
 

06 marzo 2006

20:52
"I think what I'm saying, is that sometimes, shit happens, someone has to deal with it, and who ya gonna call?"

Non è così semplice, almeno in apparenza. Lo so.

Imprigionati in una casa, da cui si fa fatica ad uscire come quando si sogna di correre, correre, correre e ancora correre ma ci si rende conto di fare pochi metri con estrema fatica senza andare da nessuna parte e basta poco per tornare al punto di partenza.

Imprigionati insieme al proprio ignaro carceriere che ci guarda senza fare nulla, un fantasma impassibile. E proprio come in un incubo che si arranca per arrivare all'uscita, una mossa del trasparente amico ci rimette sul punto di partenza rendendo (quasi) vana la fatica per arrivarci.

Perché? Perché non si riesce?
Perché non è facile, ma proprio per questo motivo, quando piove merda e qualcuno deve metterci un ombrello... chicchiamerai?

L'importante è chiamare in fretta e non rimandare per poi pentirsi di non averlo fatto.
 

03 marzo 2006

18:13
... il sole sarà freddo
l'acqua asciutta
il cielo verde
l'erba azzurra
vedrò finalmente i colori come devono essere (cazzo)
farò 6 all'enalotto senza mai averlo giocato
mac diventerà la mia ragione di vita (nerd)
nerferanno gli shammy
diventerò un fedele cristiano (lol)
la formula 1 sarà il mio sport preferito da seguire in TV
dopo il calcio
i twix mi faranno schifo
arriverà l'apocalisse
Odissea 2001 (ecc) sarà il mio film preferito
dopo "La capanna dello zio Tom"
amerò l'inverno
odierò l'estate
preferirò la montagna
detesterò il mare
Jenna Jameson tornerà vergine
Elvis tornerà e basta
Salton City diventerà un posto accogliente
vorrò andare all'università perché studiare un po' mi manca (lol)
troverò il mio peso forma...

solo allora, forse, mi stancherò.
 

14:35
Questa è la frase che sta nell'angolino della confezione del Twix (il vecchio Raider per chi se lo ricorda).

L'impatto è stato pensare al "Nuovo" e non ritrovarmi più le 2 stecche... panico. Per fortuna c'erano. Allora sarà cambiato qualcosa dentro.... boh...

Lo addento, mastico... mastico, mando giù

Cambiato un cazzo.

Continuo a mangiarlo ed eccolo lì! Cazzo è più buono. E' sempre lo stesso Twix ma è più buono. DAVVERO!!!!!1111 NERF!!11

Ora mi chiedo: sono stato condizionato da quella scritta lì o è veramente diventato più buono che mai?
 

02 marzo 2006

12:56
... c'è una lotta, una guerra che si svolge da qualche parte, in un mondo ben nascosto. Il bene e il male si affrontano per un motivo a noi (a me) sconosciuto.

Giornalmente battaglie vengono combattute, alcune importanti, altre meno, alcune le vince ovviamente una fazione e a volte le perde.

Questo significa che Lei c'è sempre, come la sua controparte, e al momento la nostra Signora sembra vincere facilmente le battaglie in cui scende.

Continuo ad assistere a questo "spettacolo" sapendo (per ora) ahimè di non essere solo uno spettatore.
 

01 marzo 2006

09:37
dal primo all'ultimo.