13 marzo 2006

14:48
E ritorniamo nella solita stanza, pensavo di esserci uscito ma gira e rigira rieccomi. Rieccomi mura, rieccomi specchio, rieccomi pavimento. Senza offesa ma non mi siete mancanti per niente.

Oggi è una giornata di sole, una giornata della madonna, roba che qualche anno fa non mi avrebbero visto a scuola neppure con un telescopio.
Oggi la vita si sarebbe svolta nel seguente modo: sveglia alla solita ora (7.15 circa, non ricordo molto bene), "passeggiatina" verso ragio, entrata in classe, posa della cartella, posa della giacca, sparare cazzate con i compagni prima della campanella. Ma ecco che con una sbirciatina fuori dalla porta e mi vedrei passare il Berna che, con un gesto chiaro e cristallino, mi invita ad uscire dalla classe e andarmene a cazzeggiare in giro. Certi giorni ci svegliavamo già consapevoli che entrambi avremmo bigiato, roba che arrivavo in classe, mi sedevo al banco ma non toglievo la giacca e non aprivo la cartella in attesa del segnale. Mi ricordo una volta in cui avevamo un compito in classe di economia aziendale, il giorno prima addirittura ci eravamo trovati per studiare, ci continuavamo a ripetere "oh domani il compito lo facciamo!". Non ci credeva nessuno... infatti il giorno dopo mi vedo passare per il solito corridoio, il solito Berna e vidi il solito segnale. Aspettavo solo quello. Flash in confronto al mio scatto per uscire dalla classe sarebbe parso un vecchio di 90 anni senza gambe.

Saremmo poi finiti al Bonetti, cappuccino + brioche, ascoltare qualche canzone al juke box (yeah), vedere le solite persone come il nostro "amico" (con cui non abbiamo mai scambiato una parola) che aveva il potere di entrare nel bar e uscire più volte nella stessa mattinata, un re del bigio insomma o più semplicemente un universitario fancazzista (ma lo ammiravamo comunque) e tante altre cose per far passare il tempo: leggere la Gazzetta che il Berna puntualmente comprava, conoscere i nuovi bigiatori, parlare con i vecchi, ascoltare le cazzate che ci propinava Bubu (quante sigaretta che gli veniva scroccate poretto, brava persona, strana ma brava... almeno in apparenza) e far finta di studiare qualcosa per il giorno dopo.

Se la giornata di sole avesse spaccato verso metà mattinata saremmo usciti e con estrema cautela saremmo finiti ai giardinetti, magari con qualche regazzina conosciuta al bar se fossimo stati fortunati, altrimenti da soli come 2 babbi di minchia ma facendoci grasse risate: una (mille con il solito trucchetto delle 50 lire) partita al calcetto, prendere il sole sul prato, un cannone se si poteva scroccare e pian piano si avvicinavano le 13.20 e via a casina come se nulla fosse successo e consapevoli del fatto che il giorno, nonostante ci ripromettevamo di non farlo, saremmo ritornati lì (se il tempo l'avesse permesso).

Eh sì cazzo la scuola mi manca da morire, avevo già fatto un post nostalgico il settembre passato ma qua volevo approfondire di più. La primavera che si avvicina fa ricordare parecchie cose carine come l'interrogazione dell'ultimo quadrimestre di economia aziendale che grazie a bigiate/uscite anticipate/entrate posticipate ho rimandato fino all'ultimo giorno dove la prof mi chiese se volevo essere interrogato.. l'ultimo giorno, lol... non scherziamo. Lode a Berna ed altri 2 moschiettieri (Cange e Cruz se non erro) che si fecero interrogare l'ultimo giorno, della 5°.

Un ricordo va anche al Bar Bonetti che ci lasciò per far spazio ad un'agenzia di viaggio l'anno successivo al nostro ultimo di scuola, ha aspettato che noi finissimo... pensa te che tesoro di bar.

Un saluto al mio sosia... cazzo era uguale a me, identico preciso, uno specchio. Anche la sua ragazza concordava.

Un ricordo ai prof che sapevano meglio di noi che bigiviamo, la concidenza che i due compagni di banco mancassero sempre lo stesso giorno era un po' sospetta dopotutto... arrivammo anche al punto di alternarci le bigiate per un periodo... che tristezza, ma tanto ormai conoscevamo la gente del bar quindi ci passava anche se eravano "separati". Un saluto anche a loro.

Un saluto a mia mamma che ogni tanto passava di lì in bicicletta, ignara.
 




Commenti: 1


  • 16 marzo, 2006 10:24
    Blogger emme ha scritto:

    bhe dai se mancavate sempre voi due insieme avran pensato che stavate assieme :D

    non mi avevi detto del sosia ahah .. ammettilo che hai approfittato della ragazza spacciandoti per lui :P


    anche a me spesso mancano tutte le cazzatine di scuola .. in questo periodo si cominciava a uscire all'intervallo, in giardino, a fare gli asini a giocare con qualsiasi oggetto fosse possibile e a vedere i primi ombelichi delle ragazze :P