Ho dimenticato così tanto di quello che è passato.
Persone, luoghi, giornate, settimane, mesi interi, ho dimenticato tutto.
Se guardo indietro, ci sono più buchi che ricordi e quel poco che c’è manca di contorni, è annacquato e scolorito come uno di quei cartelloni pubblicitari rimasto troppo al sole e alla pioggia.
I ricordi della mia infanzia ci sono, distanti nel tempo e, in parte, a cavallo tra ricordo e sogno, ma ci sono, mentre una nebbia sempre più densa, avvolge gli anni della mia giovinezza.
So di averli vissuti, mi ricordo di come arrancavo nelle relazioni e la difficoltà a rapportarmi con il mondo, mi ricordo l’insoddisfazione e il senso, più o meno onnipresente, di essere sempre un po’ troppo avanti o un po’ troppo indietro, come una di quelle immagini fuori registro che capitava di trovare nei tuoi fumetti che mi facevi leggere durante l’ora di francese.
Non mi ricordo, però, cosa facevo, cosa facevamo insieme nella quotidianità.
Mi sono rimasti i ricordi di eventi particolari, mi è rimasto il ricordo di te, ma non delle giornate banali: l’intervallo a scuola, i sabati pomeriggio in centro, quello che ci raccontavamo quando uscivamo la sera.
Ho trovato, non tanto tempo fa, le nostre conversazioni su MSN e mi ha fatto sorridere l’inutilità di quelli scambi. Pagine e pagine di parole senza senso e senza valore, ma che per noi, in quel momento, in quegli anni, sembravano così importanti.
Quello che più mi ha colpito è che, la stragrande maggioranza di quello che leggevo, non lo ricordavo e, in parte, non lo capivo. Come se fosse stato scritto da sconosciuti, lontanissimo da qui.
Invece eravamo noi, tu ed io e, io, ho dimenticato tu ed io.
Niente potrà ridarmi quello che ho perso, nessuno potrà aiutarmi a ricordare, ma forse mi va bene così, perchè tutto quello che ho vissuto in qualche modo mi ha dato forma.
Ci ho messo tanto tempo e ho fatto una fatica tremenda, ma ho capito che non posso controllare tutto, anzi, che non controllo proprio niente, neanche i miei ricordi, a quanto pare.
E forse il segreto è proprio questo: vivere godendoci il momento e poi passare oltre, ad un altro momento da vivere, portandoci dietro i ricordi importanti e lasciando che tutto il resto che abbiamo vissuto ci dia forma silenziosamente.
Buco