Questo è uno di quei momenti dove non ho nulla di particolare da scrivere ma vorrei riempire di parole questo posto un po' per tranquillizzarmi e un po' per fare ordine dei pensieri che mi rotolano nella testa.
Ho sempre una parte di me che non capisce il perché di un'attesa che mi logora se mi fermo a rifletterci su per un po', ma poi prevale il rosso che mi prende per mano e mi tira fuori dalle paranoie con cui mi circondo e mi fa stare molto meglio, molto meglio...
Colpa mia perché sono fatto così, "non sono cattiva, è che mi disegnano così" diceva Jessica Rabbit. Non parlo di cattiveria ora ma di pigrizia, una comoda dannazione che mi porterò nella tomba. E anche sta volta ci sono cascato: un po' il sospetto mi era venuto eh, ma non credevo di esserci caduto un'altra volta in questo maledetto errore, che posso rimediare facendo cosa? Nulla, aspettando, aspettando e solo ahimè aspettando.
Ed ora ho bisogno delle "pillole" di conforto che vado a cercare in questi momenti che mi fanno stare meglio senza però risolvere la situazione. Perché ho paura della soluzione.