14 novembre 2005

16:45
Non so cosa fare anche se ormai ho agito. Non so se le scelte fatte siano giuste o sbagliate: una parte di me sa che sto commettendo un errore ma l'altra è convinta che se non mi comportassi così farei un danno ancora più grosso.

La mancanza di piccole cose [almeno all'apparenza] si fa sentire con prepotenza, cerco di attaccarmi a questo come posso, ma sento che qualcosa è cambiato: la strada è sempre più ripida, il punto di arrivo si allontana fino a diventare un pixel minuscolo in lontanza e il fiato comincia a mancare. Non mollo, non ne ho intenzione ma forse dovrei.

Neppure scrivere mi aiuta, cosa che in passato mi è già servito per schiarirmi un po' le idee, ora invece mi sento come una mosca che cerca di uscire da una casa, continuando a cozzare su di un vetro senza venire a capo di nulla; ma ormai la scelta l'ho fatta, devo solo cercare di non affatticarmi troppo in questo tragitto ma evitare anche strade troppo facili che mi facciano deviare dal percorso che ho stabilito.

Se solo riuscissi ad avere una visione più chiara della situazione eviterei le solite paranoie e il continuare a pensare che logora e basta. Chissà quanto resisterò prima di deviare dal tragitto pericoloso.
 




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