Odio attraversare questi momenti, ma fan parte della vita.
Sono li di fronte a me come una porta al termine di un corridio con un tappettino con scritto "Welcome" per terra, come per sfottere. Non ho scampo, devo attraversare la soglia perché non ho altre vie di fuga: tornare indietro non si può, fermarsi neppure...
Vivere per niente è quella situazione di pesante routine che non porta nulla, che mi fa andare a letto sapendo che il giorno dopo sarà uguale a quello appena vissuto che scomparirà con il chiudersi degli occhi prima di addormentarsi. Quei giorni clonati la cui unica differenza è il numero che gli è stato assegnato, in cui però vige la speranza di un qualcosa di diverso all'orizzonte ma che sembra non comparire.
A volte mi accontento di futilità per dare un senso a questi giorni inutili, ma non sempre funziona, non sempre basta e mi serve di più. Allora mi accingo a percorrere ancora una volta la strada del periodo inutile in cui sono immerso, sporgendomi dalle piccole finestre che qualche volta spuntano sul mio cammino rendendo il percorso meno difficoltoso.